Gene Colan

Eugene Jules "Gene" Colan nasce nel 1926 a New York e fin da bambino dimostra avere una forte passione per il disegno, tanto che negli anni Quaranta inizia la sua carriera da fumettista. Il decennio successivo lavora come freelance sotto la casa editrice DC, ma all’inizio degli anni Sessanta viene contattato da Stan Lee, fondatore della Marvel Comics, con l’invito a lavorare per la sua casa. Lee, nonostante la preferenza di uno stile grafico in linea con lo stile di Jack Kirby, suo principale collaboratore, trova interessante il tratto di Colan comprendendone l’unicità e l’impossibilità di adattarlo ad un layout già preimpostato senza snaturarlo. Colan infatti, pur accordandosi con l’ideale di Kirby sulla maggior importanza di una resa espressiva più che fotografica del disegno, possiede forti differenze stilistiche: egli predilige una deformazione dei corpi grottesca più che ipertrofica rendendo il tutto avvolto da un’atmosfera cupa, al contrario di quella solare del precursore. Colan è inoltre noto per la sua abilità nell’utilizzo di giochi di luce ed ombre che contribuiscono ad accentuare l’espressività dei personaggi in particolar modo per quelli malvagi o dall’animo tormentato. In relazione a quest’ultima caratteristica Colan divenne un ottimo caratterizzatore del personaggio Daredevil, che prima del suo arrivo aveva faticato a trovare una sua identità. Il disegnatore si concentrò sulla vena malinconica e sul tormento interiore del personaggio, sottolineandolo anche nella scelta di inquadrature destabilizzanti nelle vignette, generando in questa maniera l’atmosfera generale del fumetto fino all’inizio degli anni Ottanta.

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Wolfman e Colan, iniziarono la loro più importante collaborazione nel 1972 quando decisero di dare inizio ad una nuova serie, anche per quanto riguarda le linee della casa editrice. Tomb of Dracula diventa in questo modo il capolavoro che conferisce maggior notorietà ai suoi creatori nel campo del fumetto. Wolfman decide di basarsi sul romanzo di Bram Stoker per scriverne un seguito dallo stampo moderno (l’ambientazione è coerente agli anni Settanta), mentre Colan arricchisce il suo stile già molto contrastato con campiture nere ancor più ampie e nette, e anche il layout si adattò allo stile, perdendo in dinamicità ma guadagnando in mellifluità, con i contorni delle vignette che si fanno spesso fumosi e indistinti. Il fumetto acquisisce in questo modo un’atmosfera dark mai vista fino a quel momento tra le pubblicazioni della Marvel.

Per quanto riguarda il character design di Dracula, Gene Colan si discosta dall’immaginario mainstream, che delinea il volto del vampiro sui connotati di Bela Lugosi e Christopher Lee, maggiori interpreti cinematografici del personaggio, ma sceglie Jack Palance, un altro attore dai lineamenti spigolosi e dai folti capelli neri che il fumettista ritenne adatto al ruolo. Come inchiostratore Colan sceglie sempre Tom Palmer, l’unico che secondo il suo parere riusciva a rendere vivi i suoi disegni a matita.

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