Scuola di Vampiri: tra magia, tenerezza e gotico pop

Scuola di vampiri (in tedesco Die Schule der kleinen Vampire) è una serie televisiva a cartone animato italo-tedesco-lussemburghese prodotta da Rai Fiction, Cartoon One, Hahn Film e ARD nel 2006. E' basata sul libro omonimo di Jackie Niebisch e venne trasmessa in Germania su Das Erste dal 26 agosto 2006 e in Italia su Rai 2 dal 20 novembre 2007.

 scuola di vampiri1

Nel panorama delle serie animate fantasy per ragazzi, Scuola di Vampiri si distingue come un piccolo gioiello gotico, ironico e affettuosamente fuori dagli schemi. Ambientata in un castello-scuola immerso nel mistero, questa produzione ci porta nel cuore di un universo notturno popolato da giovani vampiri, bizzarri esperimenti magici e segreti inconfessabili. La forza principale della serie risiede nei suoi personaggi, tanto caricaturali quanto profondamente umani. Capidina, studentessa dai capelli rossi in stile "punch" e instancabile apprendista di arti magiche, incarna la creatività e la curiosità, sempre accompagnata dal suo inseparabile ragnetto-spilla Tarantula. Accanto a lei, troviamo Perfidio, piccolo vampiro che sembra uscito da un manuale del perfetto cattivo: vendicativo, subdolo, eppure... sorprendentemente divertente.

Clodh, il più giovane della scuola, conquista con la sua goffaggine e tenerezza. È il cucciolo del gruppo, protetto da tutti, perfino dal pubblico, che non può fare a meno di affezionarsi a lui. Particolarmente commovente è il suo legame con Pulvirio, vampiro ridotto a mucchietto di polvere e trasportato su una carrozzina da tè: un simbolo tenero e surreale dell’amicizia in un mondo in cui anche i mostri possono essere fragili. Rotella, con la sua mente scientifica, rappresenta il volto razionale del castello: un vampiro che preferisce la logica alla tradizione, capace di trasformare le ombre in ingegno. Al polo opposto, troviamo Oscar Fon Orrifiaus, nipote del direttore, tormentato dal suo rifiuto per il sangue e dal desiderio di una vita normale. La sua relazione segreta con Sole, ragazza umana ignara della sua vera natura, è una delicata rivisitazione del tema dell’amore impossibile. E poi c’è Polidori Paulus, arcinemico tragicomico, cacciatore di vampiri vecchio stampo, il cui fallimento sistematico lo rende più buffo che minaccioso. Con i suoi dispositivi antiquati e le sue convinzioni incrollabili, rappresenta un mondo in via d’estinzione, costantemente superato dalla vitalità (o meglio, dalla “non-vitalità”) degli studenti.

scuola di vampiri2

Una nota di merito va anche al comparto visivo. Il montaggio sfrutta con intelligenza piccoli accorgimenti originali: i cambi di scena sono sempre introdotti da sipari gotici in movimento — una mano scheletrica, un volo di pipistrelli, una tenda strappata — che mantengono viva l’attenzione e contribuiscono a rafforzare l’atmosfera spettrale e giocosa della serie.

Scuola di Vampiri è molto più di una semplice serie per ragazzi: è un racconto sull’identità, sull'accettazione delle proprie diversità, e sulla forza delle relazioni in un mondo dove anche l’oscurità può essere piena di luce. Una produzione brillante, che mescola umorismo, pathos e originalità, lasciando nello spettatore la voglia di restare ancora un po’ tra le ombre del castello.

scuola di vampiri3