Mastro Geppetto

Di Fabio Stassi

Sellerio editore

"(...) è solo una storia da un soldo, passata di bocca in bocca, da una montagna a un'altra, da un vecchio a un altro vecchio".

mastro geppetto

L'autore immagina che la storia scritta da Collodi non sia frutto della fantasia dello scrittore toscano ma bensì la trasposizione di una storia vera accaduta in un villaggio contadino, abbarbicato tra roccia e fango, nella povera Toscana dell'ottocento. Gli abitanti del posto, abbruttiti dalla monotonia di una vita consueta e noiosa, decidono di divertirsi alle spalle dello "scemo del villaggio". Un povero vecchio che vive di qualche rimasuglio di cibo lasciatogli per carità, in una vecchia grotta che gli fa da casa. Il vecchio ha sempre vissuto di immaginazione, si diletta nello scolpire il legno e sogna da sempre di avere un figliolo. Così quando il falegname del villaggio gli regala un vecchio ceppo tarlato, ben lieto vi scolpisce una marionetta. Inizia così il racconto e lo scherzo ai danni del poveraccio. Il villaggio decide infatti di assecondare le stralunate visioni del vecchio, dando vita ad una serie di eventi nei quali il lettore riconosce gli evidenti riferimenti alla favola, ai luoghi e ai personaggi di Pinocchio, ma interpretati in chiave drammatica e realistica. Sono gli occhi del vecchio tonto sognatore che trasformano questi elementi in una favola. Al di là dell'idea assolutamente originale, ciò che colpisce è la scrittura di Stassi: ricercata, scolpita di cesello, ricamata come un centro tavola al puncetto. Per lo scrittore siciliano ogni parola ha un ruolo fondamentale nella costruzione della frase: evoca atmosfere, profumi, magie.

Articolo di Masco Mor