Valerian

Esce in edicola, per le collane de La Gazzetta dello Sport, un nuovo collezionabile dedicato alla saga fantascientifica di Valerian, serie culto del fumetto francese e punto di riferimento per tutto l’immaginario narrativo della fantascienza. La serie di Valerian viene pubblicata per la prima volta nel 1967 sulla rivista Pilote. I suoi autori sono Pierre Christin (ai testi) e Jean-Claude Mézières (per i disegni). In quegli anni il genere più diffuso era il western, e le pubblicazioni di maggior successo erano Blueberry (creata da Jean-Michel Charlier per quanto riguarda i testi e Jean Giraud per i disegni, che si firmava Gir; fumetto pubblicato, prima che in albo, sulla rivista Pilote) e Jerry Spring di Jijé (pubblicato su Spirou). Valerian conquista immediatamente il consenso di pubblico, divenendo ben presto uno dei fumetti più diffuso e conosciuto, non solo sul territorio natio. La saga di Star Wars creata da George Lucas uscirà nelle sale cinematografiche solo nel 1977, mentre per quanto riguarda serie televisiva di Star Trek ha avuto inizio nel 1966, ideata da Gene Roddenberry.

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E’ indubbio che l’immaginario narrativo generato da Christin e Mézières ha influenzato la produzione fantascientifica a livello di tutti i prodotti mediatici: dal fumetto al cinema, dalla televisione alla radio, dalla letteratura al teatro, per molti decenni a venire.

Ciò che caratterizza la serie sono i grandi scenari fantastici (derivati, in quegli anni settanta, dal nuovo senso estetico che il fumetto francese stava introducente nella narrativa disegnata), il gusto per l’avventura, dosata con ironia e comicità.

I protagonisti della serie sono Valerian e Laureline, due giovani agenti interstellari dell’SST (Service Spatio-Temporel), in missione per conto di Galaxity, la capitale dell’impero terrestre megalopoli e capitale di un impero galattico nel XXVIII secolo. I personaggi disegnati da Mézières sono molto caratterizzati, al limite della caricatura, con teste grosse e corpi più minuti per mettere in risalto le espressioni e la recitazione visiva dei volti. L’autore, che ha viaggiato e visitato l’america, sicuramente all’inizio della sua carriera è influenzato dai disegnatori statunitensi Harvey Kurtzman, Will Elder e Jack Davis, autori della celebre rivista satirica americana MAD. Il suo disegno passa da vignette iper-dettagliate che descrivono tecnologie futuristiche, a squarci su mondi alieni fantastici, cosparsi di funghi giganteschi e creature bizzarre, incredibili torri minerali, animali amorfi, spesso dalle sembianze di insetti ciclopici. Un disegno fluido e dinamico, sempre alla ricerca di nuove inquadrature ed inedite soluzioni grafiche e narrative. Uno stile grafico barocco e gotico allo stesso tempo, dove il dettaglio e la bellezza del segno non si sottraggono mai alla necessaria e fondamentale capacità narrativa che deve catturare il lettore e trascinarlo nella lettura della storia, senza stancarlo mai, ma anzi catturando la sua attenzione di pagina in pagina, di vignetta in vignetta.

L’abile ed atletico Valerian e l’affascinante, quanto risoluta Laureline, non esauriscono mai la curiosità del lettore, anzi diventeranno una copia fondamentale nel fumetto dei successivi anni.

Ad inizio anni settanta la science fiction è ormai matura per uscire dal suo status di genere di pura evasione, per trasformarsi in metafora delle problematiche sociali.


La collana sarà composta di 11 volumi in formato cartonato, ognuno contenente due storie, al prezzo di 9,99 euro.

 La città delle acque mobili – L’impero dei mille pianeti – 21/09/17
 Mondo senza stelle – Benvenuti su Alflolol – 28/09/17
 Gli uccelli del padrone – L’ambasciatore delle ombre – 05/10/17
 Sulle terre finte – Gli eroi dell’equinozio – 12/10/17
 Metrò Châtelet, direzione Cassiopea – Brooklyn Station, capolinea cosmo – 19/10/17
 Gli spettri di Inverloch – Le folgori di Hypsis – 26/10/17
 Sulle frontiere – Le armi viventi – 02/11/17
 I cerchi del potere – Gli ostaggi dell’ultralum – 09/11/17
 L’orfano delle stelle – Attraverso tempi incerti – 16/11/17
 Ai margini del grande nulla – L’ordine dei monoliti – 23/11/17
 L’apritempo – Memorie dal futuro – 30/11/17


Mondo senza stelle

(titolo originale “Le pays sans etoile”).

Pubblicata per la prima volta nel 1972 sulla rivista Pilote dal numero 570 al numero 592, per un totale di 46 tavole.

In questa avventura Valerian e Laureline si imbatteranno in villaggi viaggianti, costruiti su immensi millepiedi; nomadi raccoglitori di potenti esplosivi; guerre fra i sessi (mondi di grezze amazzoni contro città comandate da maschi dediti solo alla ricerca del bello e del gusto raffinato ed elegante della vita); tempeste improvvise; animali amorfi trasformati in armi strabilianti quanto letali (bracciali che lanciano scorpioni velenosi, ornitorinchi che sputano fiamme verdastre, enormi bestioni dalla lingua affilata trasformata in lancia razzi, lucertole lancia fiamme e quanto di più assurdo e meraviglioso la fantasia creatrice di Christin e il genio visionario di Mézières  abbiano saputo concretizzare sul foglio da disegno).

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Valerian e Laureline, inviati in missione diplomatica nel sistema solare di Ukbar, si troveranno di fronte ad una terribile minaccia, che rischia di distruggere tutta quella parte del cosmo: un nuovo pianeta, il cui nome è Zahir, spunta dal nulla dei profondi abissi siderali ed entra in rotta di collisione con il pianeta di Ukbar. Il pianeta fantasma appare morto all’esterno, come se fosse la superficie di una cometa. All’interno però è cavo e ospita due civiltà in perenne conflitto: una dominata dagli uomini, l’altra dalle donne. La contrapposizione fra valori e diritti della società della fine degli anni sessanta è molto forte. Fra i sessi e fra le generazioni è scoppiata una battaglia che si combatte a suon di manifestazioni e cariche della polizia, nelle piazze e nelle aule universitarie. Le contestazioni del ’68 non sono certo ancora sopite. I due autori vogliono rappresentare in questa vicenda i contrasti di quell’epoca, cercando di dimostrare come posizioni troppo oltranziste fra femminismo e maschilismo, non possano portare a nessun risultato ne ad alcuna conciliazione.

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Mézières, influenzato da un viaggio in Turchia, disegna un esotismo elegante e sensuale, che sa mettere in contrasto il mondo tecnologico di Valerian con l’ottusità delle posizioni opposte in cui si sono isolate le due città antagoniste della storia: Valsennar e Malka. Ma Christin si schiera anche contro chi sfrutta guerre e contrasti politici o sociali per un puro tornaconto personale. Ne da una rappresentazione di tali sciacalli nella figura di Mutahar capo dei nomadi Lemm che, pur se del tutto estranei al conflitto, sono coloro che estraggono il potente e pericoloso esplosivo del Flogum (strutture minerarie che sembrano di origine vegetale: funghi o licheni troppo cresciuti) per rivenderli alle due città fra loro rivali.

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Copyright Dargaud by Christin & Mézières


Ulteriori approfondimenti:

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