Gli strumenti del disegno

Quello del fumettista è un lavoro fantastico perché con pochi e poveri mezzi si possono creare avventure mozzafiato in ambientazioni fantastiche e stupefacenti. L’unico limite è la vostra fantasia! Nel fratello cinema occorrono tante persone estremamente specializzate nel loro lavoro ed apparecchiature molto sofisticate, dalla cinepresa ai computer per il montaggio e la realizzazione degli effetti speciali e poi attori, dai protagonisti alle comparse, location e scenografie, attrezzature per le luci e molto altro ancora. Per questo motivo realizzare un film è estremamente costoso.

Per fare un fumetto invece bastano tre strumenti: una matita, un foglio ed una gomma. E naturalmente tanta creatività e immaginazione. Cosa volete di più? Un mio amico diceva che per lui il paradiso era un muro bianco ed immenso: lui sognava di potersi trovare un giorno di fronte a quel muro con un gessetto colorato che non si consumava mai, per poter continuare a disegnare senza stancarsi ne doversi fermare. Per me disegnare è una forma di libertà: poter viaggiare in mondi lontani trasportati solo dalla propria fantasia, concretizzare i sogni più difficili da realizzare. Ma perché e per chi disegnare? Per diventare famosi? Per fare tanti soldi? Per poter vedere pubblicati i propri lavori? No. Sono tutti obiettivi falsi ed ingannatori, anche se molto accattivanti. Io immagino il paradiso come una spiaggia immensa, dove posso disegnare sul bagno asciuga con un semplice bastoncino. Traccio velocemente alcune forme, dei tratti, un viso, un animale… poi l’acqua del mare arriva e l’onda cancella il mio lavoro. Così io riprendo a disegnare, solo per me e per il mare.

La matita

Esistono molte tipologie di matite in commercio ed è difficile consigliarne una. A seconda del vostro stile, della vostra manualità sarete voi stessi, una volta che avrete sperimentato vari strumenti, ad orientarvi verso quello che più si avvicina alle vostre esigenze. Incominciamo spiegando cos’è questo semplice ma incredibile strumento: una mina di graffite (minerale) contenuta in una forma di legno o in un porta mine di varia natura. La mina di graffite può essere più o meno dura, permettendo al disegnatore di ottenere un segno più duro e leggero o più spesso e vigoroso. Questo dipende dalla percentuale di graffite ed argilla che sono contenuti nella mina e dal tipo di cottura a cui sono sottoposte. Esistono ventidue tipologie di mine: dalle più dure come la 9H fino alla più morbida come la 9B.

punte matitaAlcune tipologie di mine e il segno realizzato.

Solitamente si utilizza una matita piuttosto dura come la F o la 2H per impostare lo schizzo iniziale, disegnare le parti meccaniche o gli sfondi più particolareggiati. Mentre si utilizzano matita più morbide (HB, B) per effettuare un disegno più finito dei personaggi. Le matite 2B o 6B vengono utilizzate per creare schizzi e bozzetti o per illustrazioni dal forte impatto espressivo. Ogni autore adotta poi il giusto strumento in base alle sue esigenze stilistiche. Il consiglio è di iniziare con matite abbastanza dure, soprattutto se non siete molto precisi o puliti nel tratto.

Le matite possono essere di legno (ve ne sono moltissime marche), sono leggere ed economiche. L’unico svantaggio è che si consumano velocemente. Non accanitevi a disegnare con un mozzicone di matita. Come impareremo nei prossimi esercizi, l’impugnatura della matita è fondamentale per disegnare bene. Una matita corta non può più servire. Esistono però in commercio dei portamatite realizzati appositamente per infilarvi il mozzicone di matita quando questo è consumato. In questo modo potrete allungare la vita della vostra bacchetta di legno.

allunga matita

Ci sono poi i porta mine, di vari misure e tipologie. Per mine normali, grandi o piccole. In quest’ultimo caso stiamo parlando delle micro-mine, con mine della misura di 0,5 o 0,7 mm. Le micro-mine sono molto utili per disegni più precisi e tecnici, come la squadratura del foglio, l’impostazione di una prospettiva, il disegno di un palazzo o di una parte meccanica.

porta mine

Gomma

Vi sono in commercio moltissime gomme per usi diversificati. Per cancellare la matita utilizzate solo ed esclusivamente una gomma bianca e morbida, tolgono il segno lasciato dalla mina senza rovinare il foglio. Assolutamente non usate quelle verdi o quelle metà rosse e metà blu, più utili invece per cancellare la penna biro, ma non è il nostro caso.

Può essere utile la gomma pane per alleggerire il disegno e riprenderlo con maggior definizione. Si trova facilmente in cartoleria o in un negozio di belle arti. Quando viene venduta è in forma di panetto (un basso parallelepipedo). La potete utilizzare tamponando il disegno per alleggerire il segno, oppure strisciandola per alleggerire ulteriormente il vostro lavoro. Quando incomincia a essere sporca (raccoglie infatti la graffite lasciata dalla punta della matita) la potete impastare con le mani per poterla utilizzare più volte oppure per dargli la forma più appropriata per cancellare solo piccoli dettagli del disegno.

All'inizio del vostro percorso per diventare artisti del disegno dimenticatevi la gomma! La possibilità di correggere un errore invece si aiutarvi vi condurrà in errore. Se tracciate una riga storta e la cancellate, quando l'avrete rifatta molto probabilmente sarà ancora storta. Imparate a disegnare stando leggeri. Il segno lasciato syul foglio dalla vostra matita dev'essere quasi invisibile. Se tracciate una linea storta, tracciatene subito una al suo fianco e quest'ultima sarà dritta perché la prima vi servirà di riferimento per non commettere più l'errore.

gomma

Fogli

Per iniziare con le prime esercitazioni oppure per realizzare semplici schizzi, potete utilizzare dei comunissimi fogli delle fotocopie in formato A4. Quando invece incomincerete a fare dei lavori più definiti sarebbe meglio utilizzare i fogli F4 lisci della Fabriano, si trovano facilmente in commercio e sono abbastanza economici. Un ulteriore passaggio qualitativo potrebbe essere quello di utilizzare i fogli Scholler durex da 200 grammi, particolarmente lisci e molto belli soprattutto per il ripasso a china. Sono però più costosi e difficili da trovare.

fogli

Pennarelli

Negli ultimi anni si sono diffusi moltissimo i pennarelli che agevolano il lavoro di inchiostrazione. Ve ne sono in commercio di molte tipologie e a seconda della loro forma e qualità si adattano ad un differente utilizzo. Tralasciando quelli più economici che potete trovare in un comune supermercato (e che comunque possono essere molto utili per iniziare ad esercitarsi), analizziamo di seguito le principali tipologie di pennarelli.

Va detto che, mentre per l'inchiostro di china conosciamo la sua durata nel tempo, visto che è da secoli che si utilizza, non possiamo essere altrettanto sicuri della conservazione dell'inchiostro utilizzato dai pennarelli che solitamente è più liquido proprio per non seccare la punta di feltro. Uno degli autori a utilizzare per primo i pennarelli fu Andrea Pazienza, genio compianto del fumetto italiano. Purtroppo le sue tavole originali oggi tendono a scolorirsi per effetto della reazione dei pennarelli ai raggi UV. E' vero che la qualità degli inchiostri utilizzati negli ultimi anni è notevolmente migliorata. E' bene valutare anche questa componente quando deciderete quale tecnica adottare sul vostro tavolo di lavoro. Fino a che dovete sperimentare, soprattutto nelle prime fasi di apprendimento, non lasciatevi intimorire e provate tutti gli strumenti possibili.

Rapidograph o pennarelli?

I Rapidograph erano lo strumento utilizzato fino a pochi anni fa per tracciare linee uniformi con l'inchiostro di china. Ogni Rapidograph è caratterizzato da una punta graduata che permette di lasciare sul foglio una linea di un preciso spessore. Si va dal più piccolo 0,1 mm (un decimo di millimetro) al 2 mm, attraverso quindici differenti gradazioni. Estremamente precisi, disegnano un segno netto e definito grazie al nero pieno e profondo dell'inchiostro di china. I Rapidograph sono anche molto delicati, vanno puliti per evitare che si seccano e si creino incrostazioni. Vengono ricaricati attraverso un'apposita tanica di inchiostro di china.

rapidograph

Negli ultimi anni i Rapidograph spesso sono stati sostituiti dai pennarelli a punta sintetica, più economici e comodi da utilizzare, il loro segno asciuga velocemente evitando di creare involontarie sbavature. Sono usa e getta, vanno quindi buttati quando l'inchiostro incomincia ad esaurirsi. Ve ne sono di differenti marche come i Pigment liner della Staedtler, i Pointliner Pentel, i Multiliner Copic SP o i Pigma Micron della Sakura. Anche i pennarelli sono disponibili in differenti spessori. Vi consigliamo di partire ad effettuare il ripasso dei vostri disegni utilizzando i pennarelli e di acquistare tre misure: una sottile come lo 0,1 / 0,2 – una media come lo 0,3 – uno più spessa come lo 0,8.

rapidograph pennarelli

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Pennarelli punta scalpello

Un segno più ampio può essere realizzato grazie ai pennarelli a punta scalpello. Ovvero il feltro di cui sono costituiti è tagliato in forma inclinata in modo da adattarsi al foglio di piatto e lasciare un segno decisamente più largo. Con un po' di manualità si possono ottenere tratti modulati molto interessanti. Questa tipologia di pennarelli è particolarmente adatta per realizzare velocemente ampie campiture con fondini neri. Potete trovare sul mercato il Pigment liner della Staedtler oppure i Calligraphy pen (graduati in differenti misure) della Zig, a base di acqua e utili anche per la calligrafia. Bellissimo ed affascinante è il pennarellone Copic Wide 110 dotato di una punta scalpello di ben due cm di larghezza. Non adatto per la realizzazione delle comuni tavole di un fumetto, ma fantastico per realizzare schizzi in grande formato.

pennarelli punta scalpello

Pennarelli punta pennello

Come abbiamo spiegato prima i Rapidograph hanno un segno uniforme, sono quindi indicati per disegnare parti meccaniche, tecniche e grafiche. Il fumetto richiede anche un segno modulato, ovvero che sia più sottile o più spesso a seconda della parti dell'oggetto ripassato. Un tratto modulato permette di conferire volume e tridimensionalità al vostro disegno. Per realizzare questo segno vanno utilizzati i pennelli (per ripassare con l'inchiostro di china) o i pennarelli punta pennello. Negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato specializzato moltissime marche e forme di questi pennelli, caratterizzati da maggiore o minore flessibilità, dalla grandezza della punta e da un inchiostro più o meno liquido. La scelta di un pennarello piuttosto che un altro dipende dal tipo di effetto che volete ottenere e dal vostro stile di disegno. Soprattutto dal mercato giapponese sono arrivati pennelli molto interessanti, alcuni più economici altri dal prezzo decisamente impegnativo e pensati per i professionisti del settore. Vengono anche chiamati “Fude pen” ovvero penne dalla punta a pennello con serbatoio di inchiostro, ricaricabili o usa e getta. Esattamente come il pennello possono essere applicate con varie modalità per il disegno e il ripasso: quelle più grandi per le campiture e le zone di ombra estese. Quelle con la punta più piccola per il ripasso a china vero e proprio, per scrivere le onomatopee o creare particolari effetti dinamici sulle tavole. Vanno scelte per il loro particolare effetto: alcune hanno la setola più dura, altre più lunga e morbida; alcuni sono caratterizzati da un inchiostro particolarmente denso e scuro, molto simile a quello della china, altri da un inchiostro più liquido e fluente. E' quindi difficile indicare quale sia il pennarello migliore, vi consigliamo di provarli fino a trovare quello o quelli che più si adattano alle vostre esigenze stilistiche. Ecco alcuni dei pennarelli punta pennello che potete trovare sul mercato italiano:

  • Pigma Brush della Sakura, flessibile e dal particolare inchiostro duraturo nel tempo, un ottimo rapporto qualità prezzo per un pennarello punta pennello con cui iniziare le vostre esercitazioni.

pennarelli pennello Pigma Brush Sakura

  • Copic Multiliner SP – BS caratterizzata da una setola abbastanza rigida che permette comunque di controllare con precisione il segno, ottenendo una modulazione dinamica o fluente. E' un pennarello usa e getta. Un poco grande l'impugnatura.

 pennarelli pennello Copic Multiliner SP BS

  • Copic Fude Pen della Too (Pennello in nylon di lunghezza 9 mm per un diametro di 3.1 mm.) a pigmento non ricaricabile. E' stata creata appositamente per la colorazione con i pennarelli Copic in modo da non lasciare sbavature (che si possono creare quando effettuate una colorazione con pennarelli a base alcolica su un nero realizzato con pennarelli normali o con inchiostro di china).

 pennarelli pennello Copic Fude Pen

  • Fude pen prodotta da Pentel. Molto diffusa in Giappone dai fumettisti, è dotata di una punta morbida che permette di creare un segno particolarmente modulato. L'inchiostro è lucido e compatto e si ricarica tramite un particolare serbatoio a spirale per regolare il dosaggio dell'inchiostro sul pennello (si avvita in senso anti-orario). Viene venduta con un sigillo rosso che impedisce il contatto tra inchiostro e pennello. Questo va rimosso definitivamente prima di iniziare ad usare la fude pen. Dopo l'uso è importante assicurarsi di aver chiuso bene il cappuccio per evitare che la punta si secchi. I modelli disponibili sono: XFP5M - Inchiostro nero a pigmento, punta media; XFP5F - Inchiostro nero a pigmento, punta fine; XFL2L - Inchiostro nero a tinta, punta media; XFL2F - Inchiostro nero a tinta, punta fine.

 pennarelli pennello Fude pen Pentel

  • Brush Sign Pen Artist SESF 30C della Pentel. Pennarello dalla punta molto lunga e sottile permette di realizzare dei segni estremamente sottili ed un poco tremolanti, perfetto per inchiostrare gli alberi o i dettagli più minuti.

 pennarelli pennello Brush Sign Pen Artist SESF 30C

  • Kuretake Professional Artist. Si tratta di una Fude pen di alta qualità, che permette di ottenere un segno estremamente elegante e raffinato. La punta ha un pennello finissimo a setola in poliestere ed è ricambiabile (conservata in un tubicino contenente olio per mantenerne la morbidezza). L'inchiostro di china è contenuto in cartucce sigillate simili a quelle delle penne stilografiche.

pennarelli pennello Kuretake Professional Artist

Pennarelli colorati

Della colorazione parleremo approfonditamente nel capitolo 14 ma, visto che stiamo affrontando l'argomento dei materiali, vi spieghiamo subito quali sono i pennarelli migliori per colorare le vostre vignette o i vostri bozzetti. Fino agli anni ottanta sul mercato erano diffusi i pennarelli Pantone®1, utilizzati nel campo del fumetto, dell'illustrazione e della grafica in generale. Molti artisti come Filippo Scozzari, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Giuseppe Palumbo hanno sfruttato la particolare saturazione e luminosità dei pennarelli per dar vita ai loro fumetti. L'avvento della computer grafica ha segnato la fine dei pennarelli Pantone®. Pennarelli simili ai Pantone® sono tornati a disposizione negli ultimi anni per la rinascita di un nuovo interesse verso le tecniche di disegno e pittura manuale.

I Pantone® sono dei pennarelli atossici a base alcolica. Si aggrappano meno alla carta rispetto ad altri pennarelli più amatoriali e asciugano meno velocemente, permettendo di effettuare sfumature, stesure uniformi o particolari effetti dal risultato molto affascinante. Tra i pennarelli professionali citiamo: Copic, Promarker, Tria, Touch e Tombo.

Il codice di due cifre che li identifica permette di lavorare anche con pennarelli di marche diverse. Anche se è consigliabile utilizzare quelli di una sola tipologia. Questo codice è molto importante perché vi permette di scegliere con precisione la tinta e l'intensità del colore voluto.

Il corpo di ogni pennarello è abbastanza grosso per contenere abbastanza inchiostro. Ogni pennarello è dotato solitamente di due punte: una più piccola e fine per colorare i dettagli; una più grande a punta scalpello per realizzare zone uniformi e ampie. Sono in commercio delle ricariche che vi permettono di ripristinare l'inchiostro nel pennarello, abbattendo il costo che altrimenti risulterebbe oneroso. Naturalmente ogni pennarello va ricaricato con l'inchiostro corretto, servendosi dell'apposito codice di riferimento. E' possibile cambiare anche le punte in feltro che si possono usurare con il passare del tempo e del loro utilizzo.

Tra le marche sopra indicate ci permettiamo di consigliare i pennarelli della Copic che sono i più diffusi soprattutto tra i mangaka giapponesi. La Copic ha tre categorie di pennarelli: i Marker, per uso professionale; gli Sketch, di qualità intermedia (come suggerisce il loro nome particolarmente indicati per realizzare bozzetti, layout e storyboard) e infine i Ciao particolarmente adatti ai principianti. I primi due modelli possono anche essere aerografati utilizzando l'apposito adattatore e la bomboletta di aria compressa o un compressore.

marker copic sketch

Pennelli Water Brush

I Water Brush sono speciali pennelli dotati di serbatoio per l’acqua. In questo modo è possibile dipingere senza dover continuamente prendere l’acqua da un bicchiere. Sono particolarmente comodi per dipingere quando non siete in studio: ad esempio mentre fate un viaggio, oppure quando siete lontani da casa. Possono essere tranquillamente riposti in una tasca o in una borsa perché sono corti, maneggevoli e abbastanza robusti. I Water brush sono costituiti da tre parti: il serbatoio, la punta pennello e il tappo. Ricaricarli è molto semplice: basta svitare la punta e riempire il serbatoio. E' possibile anche ricaricarli con acqua colorata (o un inchiostro molto liquido come le Ecoline) per dipingere direttamente con il colore desiderato. Ve ne sono di diverse marche come quelli della Caran d'Ache, Staedtler o della Pentel e con punte differenti.

Con questi pennelli potete realizzare le tecniche di colorazione ad acqua che normalmente usate con i pennelli tradizionali.

Con un pastello acquerellabile tracciate dei segni su un foglio di brutta. Sciogliete il colore appena tracciato con il Water brush, quindi colorate il disegno.

Con la stessa tecnica potete ottenere una sfumatura fra diverse tonalità. Fate un veloce scarabocchio con tre pastelli graduati. Sciogliete il colore più chiaro e stendetelo sul foglio. Proseguite con la seconda tinta pulendo il pennello su un fazzoletto di carta in modo da sfocare l'intensità del pigmento. Terminate quindi con il colore più scuro.

Un altro sistema consiste nel colorare con i pastelli acquerellabili ottenendo una lieve sfumatura. Partite con il colore più tenue e proseguite con quelli più intensi fino ad ottenere l’effetto voluto. Passate con il Water brush sciogliendo il colore più chiaro verso quello più scuro.

I Water brush sono utili anche con gli acquerelli in pasticca. E' facile realizzare sfumature partendo da un colore chiaro per poi sfumarlo velocemente con il pennello già carico di acqua verso la sua tonalità più scura o intensa.

water brush

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Inchiostro di china

L'inchiostro di china prende il suo nome da inchiostro cinese, perché si ritiene che in origine provenisse dalla Cina. E' un inchiostro nero utilizzato, prima dell'invenzione della penna a sfera2, per la scrittura, il disegno e la pittura. L'inchiostro di china è un pigmento nero di carbone sciolto in un legante acquoso. In origine si presentava come un bastoncino che veniva strofinato su una pietra nell'acqua. È indelebile e di aspetto brillante dopo l'asciugatura. Il ripasso a china permette di definire meglio il disegno realizzato a matita creando un netto contrasto tra il bianco del foglio e il nero pieno e profondo dell'inchiostro di china. L'immediatezza del segno nero su foglio bianco ha permesso di creare grandi capolavori del fumetto in bianco e nero. Ne parleremo più approfonditamente nel capitolo 8 dedicato proprio a questo argomento.

Esistono in commercio differenti tipologie di inchiostri: i più tradizionali; quelli che non si cancellano passandoci sopra la gomma per togliere la matita, una volta finita l'inchiostrazione; quelli resistenti all'alcol e all'acqua, per poter colorare le tavole con i pennarelli colorati; quelli utilizzati per le correzioni sui retini; quelli bianchi per le correzioni. Tra i prodotti occidentali molto consigliato quello della Winsor & Newton.

Così come con il disegno, l'espressività di un artista trova un'importante via di sfogo nella tecnica dell'inchiostrazione. Esistono professionisti che si occupano esclusivamente di realizzare l'inchiostrazione (basti citare Sandro Zemolin che inchiostra solitamente i disegni del disneyano Giorgio Cavazzano). Con la china si possono delineare volumi e le forme tridimensionali per ottenere un maggiore impatto emotivo. Attraverso una corretta inchiostrazione è possibile evocare atmosfere e comunicare pathos.

china scontornata

La boccetta di inchiostro di china.

Il ripasso a china con i pennini

Per l'inchiostrazione si utilizza una boccetta di inchiostro di china ed un pennino che va montato nell'apposito porta pennino. Esistono molte tipologie di pennini: dai più rigidi (che permettono di realizzare un segno abbastanza uniforme) ai più flessibili che permettono di realizzare un segno modulato; da quelli realizzati in titanio (più resistenti) a quelli in cromo e acciaio; a quelli dotati di serbatoio. La scelta del pennino dipende dall'effetto che volete realizzare, dal vostro stile, alla capacità di stare più o meno leggeri durante il ripasso a china. E' fondamentale la cura del pennino affinché duri nel tempo. Puliteli durante l'utilizzo con un fazzoletto di carta. Lavateli con acqua e sapone avendo cura di asciugarli bene in modo di evitare che arrugginiscano. Non esercitate troppa pressione quando effettuate il ripasso a china per evitare di rompere o piegare le lamelle che costituiscono la punta. Non immergete completamente il pennino nel contenitore di china, per evitare la formazione di incrostazioni. Potete trovare degli ottimi pennini nei negozi o sui siti internet specializzati negli articoli di belle arti. Oppure nei mercatini di antiquariato dove è possibile trovare vecchi pennini che si utilizzavano una volta per scrivere.

china

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Il ripasso a china con i pennelli

Se il ripasso a china con i pennini permette di controllare con più precisione il segno e realizzare disegni più dettagliati, l'utilizzo del pennello nel ripasso a china aprirà le vostre potenzialità espressive a 360°. Il segno realizzato con il pennello è decisamente più duttile, modulato, flessibile. Si può passare da un sottile rigo ad un tratto spesso e corposo semplicemente ruotando la mano sul foglio e aumentando leggermente la pressione delle dita. Il pennello permette di raggiungere un segno fortemente tridimensionale ed espressivo, anche se apprendere questa tecnica richiede sicuramente costanza, impegno e molta esercitazione. Ne vale comunque la pena. Grandi autori del fumetto hanno dichiarato che l'essenza del fumetto sta proprio nel ripasso a china effettuato con il pennello. La pittura tradizionale giapponese, così come la calligrafia, sono realizzati velocemente a pennello: il gesto e la concentrazione permettono di arrivare ad una sintesi estrema che permette di concretizzare in pochi segni significati profondi.

Esistono differenti tipologie di pennelli in commercio. Per il ripasso a china all'inizio servono dei pennelli tondi sintetici di piccola dimensione, misure: 0, 1, 2. I pennelli cinesi per calligrafia non sono indicati per il ripasso a china dei fumetti. Quando avrete appreso una certa manualità potrete passare ai più professionali e costosi pennelli di pelo di martora a punta conica come il Winsor & Newton serie 7, misure 0 – 2. Molti autori di fumetti asseriscono che ormai sul mercato è sempre più difficile trovare dei buoni pennelli che mantengano la qualità della punta e che addirittura, devono comprare dieci pennelli per poter trovare quello giusto.

Con piccole accortezze potete mantenere a lungo la qualità dei vostri strumenti da disegno. I pennelli vengono venduti con un piccolo cilindro di plastica trasparente che protegge le setole della loro punta. Quando è nuova la punta del pennello è rigida perché una certa quantità di colla ne mantiene la forma. Basta immergere il pennello in un bicchiere con un poco di acqua per far si che la colla si sciolga e che il pennello acquisti la corretta elasticità. Non tentate di rimettere la punta del pennello nell'apposito tubicino se il pennello è secco e fate molta attenzione a non piegare le setole, rovinando irrimediabilmente la punta. Una volta che avete finito di lavorare pulite il pennello con un poco di acqua e sapone facendo attenzione a far scorrere le setole nel palmo della vostra mano in senso longitudinale (dal manico verso la punta) ed in maniera delicata, affinché si mantenga la forma appuntita. Non spingete mai le setole del pennello in direzione opposta, forzando le setole ad allargarsi. Immergete nell'inchiostro solo le setole e non la loro attaccatura dove si formeranno inevitabilmente delle incrostazioni con l'asciugarsi dell'inchiostro di china. Non premete la punta facendola aprire a “zampa di gallina". Non lasciare il pennello dentro la boccetta dell'inchiostro o dentro il bicchiere con l'acqua con la punta poggiata sul fondo. Riponete il pennello con il tubicino che vi viene fornito al momento dell'acquisto ogni volta che finite di usare il pennello.

Acrilico bianco

Per correggere alcune parti errate del ripasso a china è indicato l'utilizzo dell'acrilico bianco in tubetto o boccetta. Rispetto al comune bianchetto è opaco e si può stendere in maniera più uniforme e coprente, senza creare grumi. Inoltre permette di effettuare interventi di ripasso lasciando che la china si asciughi correttamente.

tubetto scontornato

Il tubetto di acrilico bianco.

Retini adesivi

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Il tavolo di lavoro

Il disegno è una pratica che richiede lunga applicazione ed ore di esercitazione. Per questo è essenziale che la vostra postazione di lavoro sia collocata in una buona zona di luce (possibilmente quella del sole e non solo la luce artificiale) e sia comoda per lavorarci. E' molto importante che il piano di appoggio non sia orizzontale ma inclinato in modo che il foglio da disegno sia più frontale possibile ai vostri occhi. L'occhio deforma gli oggetti che vediamo, le cose più lontane ci appaiono più piccole di quelle vicine. Accade lo stesso per in foglio da disegno appoggiato su di un tavolo da cucina o su di una scrivania: la parte più alta del foglio ci appare più piccola di quella bassa e più vicina a noi. La conseguenza è che quando disegnerete le vignette di una pagina di fumetti tenderete involontariamente a deformare le forme che stanno più in alto rispetto a quelle che stanno in basso. Questo errore potrebbe essere evidente nel fumetto finale. Per ovviare a questo problema il piano di lavoro dev'essere inclinato in modo che il nostro occhio possa avere un controllo globale e corretto dell'intero disegno. Vi consigliamo due soluzioni.

tecnigrafo2

Il tecnigrafo

Il tecnigrafo è tavolo da disegno che hanno usato generazione di architetti, geometri, ingegneri e fumettisti. Sostituito, con l'avvento del disegno digitale, da attrezzature informatiche come la tavoletta grafica, rimane comunque la soluzione migliore per il disegno manuale. E' facile acquistarne uno di buona qualità nel mercato dell'usato per poche centinaia di euro. Si tratta di un tavolo il cui piano può essere inclinato a piacere, dotato di due righe mobili e rotabili che permettono di disegnare in maniera veloce e precisa tutto ciò che è geometrico (dalla squadratura del foglio alle parti meccaniche o architettoniche di un disegno). Ve ne sono di differenti dimensioni, ma per il fumettista non occorrono grandi superfici di appoggio. E' comunque un mobile ingombrante che richiede uno spazio in cui collocarlo.

tecnigrafo

Nell'illustrazione la classica postazione di lavoro di un fumettista. Si vedono: il tecnigrafo con le righe mobili, la lampada orientabile, i ripiani laterali dove appoggiare gli strumenti da disegno.

Il pannello di compensato

Un'alternativa comoda ed economica al tecnigrafo può essere un semplice pannello di compensato dello spessore di 1 cm e della dimensione di circa 60x50 cm. Lo potete trovare da un falegname o in un negozio di bricolage. Essendo molto leggero, stando seduti sulla sedia, lo potete tenere appoggiato sulle gambe e al bordo del tavolo, in modo che rimanga inclinato quanto necessario. Potete aggiungervi un piccolo bordino sul lato inferiore in modo da appoggiarvi il foglio e gli strumenti da disegno come matita, gomma, ecc... E' molto comodo anche per il ripasso a china perché il foglio appoggia sul bordo inferiore e può essere inclinato all'occorrenza per tracciare i tratti più complessi nella posizione più agevole alla mano. Non sottovalutate questa soluzione che vi suggeriamo caldamente, soprattutto se state iniziando a entrare in questo fantastico mondo. Uno o più pannelli di questo tipo, magari di dimensioni differenti, si trovano negli studi di ogni fumettista.

Il tavolo luminoso

Il tavolo luminoso è uno strumento molto utile al disegnatore per ricalcare dei bozzetti, delle fotografie o altro materiale di riferimento. Tutti i più grandi fumettisti ne hanno fatto ampio utilizzo e può essere molto utile soprattutto ai principianti nelle prime fasi del loro apprendistato. Con l'avvento del digitale (scanner e tavolette grafiche) il tavolo luminoso è meno utilizzato ma all'occorrenza può essere sempre utile averne uno a disposizione. Può essere acquistato (ce ne sono alcuni molto leggeri e dallo spessore ridotto) il loro prezzo si aggira intorno ai 100 / 200 euro, oppure costruito artigianalmente. Fondamentalmente il tavolo luminoso è una scatola di legno all'interno della quale vi è una lampada (meglio un neon circolare che diffonde una luce più uniforme) e un plexiglass opaco sul quale appoggiare il foglio da ricalcare. Se lo costruite voi ricordatevi di lasciare dei buchi sulle pareti laterali per far raffreddare l'interno con la lampada e il piano su cui dovrete appoggiarvi con le mani. In mancanza di un tavolo luminoso potete ricorrere al vecchio vetro della finestra di casa, un poco scomodo e inutilizzabile di notte. Se per caso avete in casa uno scanner piano che non funziona più, una soluzione alternativa, veloce ed economica può essere quella di adattarlo trasformandolo in un comodo tavolo luminoso. Dovete solo sostituire la lampada interna con una a luce fissa e collocare sopra il piano di vetro un foglio opaco.

Ecoline

I colori Ecoline sono acquerelli liquidi composti da coloranti diluibili in acqua, disponibili in un'ampia varietà di tinte vivaci, sature, sgargianti. Sono trasparenti, permettono di evidenziare il segno nero del disegno ripassato a china o a pennarello. Solitamente non si utilizzano puri ma vengono diluiti con l'acqua. Se volete sperimentare questa tecnica di colorazione vi consigliamo di acquistare i tre primari: blu cyano, rosso magenta e giallo primario, più il nero e il seppia. Ne parliamo più approfonditamente nel capitolo 14 dedicato alla colorazione.

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1Nome commerciale dell'azienda statunitense Pantone LLC ® e in particolare del sistema di codifica e di identificazione dei colori impiegato in grafica, in editoria e in tipografia.

2La penna a sfera è detta anche biro, dal nome del suo inventore László Bíró che ne depositò il brevetto il 15 giugno 1938 in Gran Bretagna.